giovedì 2 luglio 2009

L'ombra del vento - Carlos Ruiz Zafon - Post #2


Non me la sono sentita di fare anche oggi un post su una persona scomparsa, Karl Malden, ci penseremo a breve. Per oggi vi metto al corrente che ho finito di leggere il libro di Zafon di cui vi ho parlato in un precedente post. Vi riporto la recensione che ho pubblicato su Anobii.

E' una storia semplice: un bambino subisce il fascino di un libro, letto in una sola notte, e del suo sfuggente autore. Seguiremo per circa 400 pagine il passaggio del bambino dalla fanciullezza all'adolescenza e la sua costante ricerca della verità su se stesso e sull'autore del suo libro.
L'atmosfera del libro è quella di un noir anni '50, ambientato in una Barcellona che a tratti ricorda la corte dei miracoli di Hugo e a tratti si mischia con i bassifondi dei romanzi di Raymond Chandler.
Nel suo crescere il giovane incontra personaggi diversi, che scopre a poco a poco nella loro sincera intimità, fino ad approdare ad una verità completa ma mai esplicitata.
Il libro è scritto in maniera scorrevole. Nei tratti dove la narrazione si espande oltre il limite delle cose necessarie da dire per la storia, la scrittura risulta più efficace e poetica (ed io la preferisco).
E' interessante come il processo di crescita del ragazzo dall'infanzia all'adolescenza ed alla piena coscienza di sé sia sviluppato attraverso la scoperta che dietro ad ogni persona che incontra esiste un universo di sentimenti, azioni, verità e bugie. Questa consapevolezza segna la perdita dell'innocenza.
Devo dire che il libro mi è piaciuto e mi sento di consigliarlo. La storia è interessante, piena di sviluppi, curiosa ed avvincente, ricca di colpi di scena.
E' un libro che si fa leggere più per la storia avvincente che non per il suono della parola scritta, ma si legge comunque volentieri.

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