E' un fenomeno tutto moderno quello di ascoltare la musica, pensiamoci un po'.
Il CD è stato commercializzato per la prima volta nel 1982 (non si capisce se il primo sia stato un CD di Billy Joel, uno degli Abba o uno di Herbert von Karajan, ma poco importa). La musicassetta (ma ve la ricordate ancora?) è stata immessa sul mercato dalla Philips nel 1963. L'ormai dimenticato disco in vinile è stato commercializzato per la prima volta negli Stati Uniti nel 1948. Il mitico nastro magnetico (mio zio ne aveva alcuni con un registratore a bobine favoloso) è stato brevettato nel 1927. Perché ho fatto questo elenco? Perché prima di queste date non si poteva ascoltare musica ogni volta ci venisse voglia. Non ci si poteva portare musica a casa o in ufficio ed averla disponibile secondo il proprio desiderio. Se non altro c'era la radio, per ascoltare musica. Oops dimenticavo, la prima trasmissione radiofonica della storia (parole e musica) risale al 1906.
Ora viene il bello: prima del 1906 per ascoltare una musica qualsiasi, bisognava FARLA. Mica pizza e fichi! La musica che noi chiamiano dal vivo, fino al 1906 era "la musica", l'unica disponibile. Pensateci un po': che mondo silenzioso! E pensateci un po': che magia la musica!
Vediamo se mi riesce di fare un paragone. Provate a pensare ad una fetta di torta alla frutta.
1. Non ce l'avete in casa e non siete capaci a farla, per assaggiarla dovete andare da un pasticciere che la fa e ve la da da mangiare. (Siete appena andati ad un concerto).
2. Ormai le torte le producono a livello industriale e voi ne tenete una scorta nel freezer, ogni volta che ne avete voglia aprite il freezer e ne mangiate una fetta. (Avete appena messo su un CD).
Differenze? La prima, evidente, è che non conoscete il pasticciere (magari c'è una foto sulla confezione, se non avete piratato la torta), o comunque non avete nessun rapporto con lui. L'altra, anche evidente, è che non state coinvolgendo tutta la vostra persona nell'esperienza della torta, ma solo uno dei vostri sensi. La terza, è che se soddisfate il vostro desiderio così velocemente ogni volta, presto la torta di frutta vi verrà a noia.
Questo meccanismo fa sì, secondo me, che le mode musicali (come del resto tutto nella nostra epoca) evolvano in maniera rapidissima e ci facciano disamorare di ciò che fino a poco prima ci entusiasmava. Sembra impossibile, ma sono esistite persone che hanno aspettato una vita per sentire un'opera lirica in teatro, oppure persone che hanno affrontato viaggi lunghi e difficili per poter sentire un musicista una sola volta nella vita.
In questo la rete un po' ci aiuta, mettendoci a disposizione perlomeno una musica da guardare. Mi riferisco al supernavigato Youtube, che offre, oltre a video amatoriali di ogni genere, anche una vastissima raccolta di video musicali. Nei prossimi post vi linkerò qualche canale interessante dove trovare video musicali di concerti classici assolutamente straordinari, ma per ora non vi rivelo nulla. Guardare un concerto è oltremodo interessante (alle mie figlie riesco finalmente a spiegare cosa sono gli strumenti musicali e indicargli le differenze). Espressività dei musicisti, gestualità del direttore, tutto è importante per l'ascolto.
Vi lascio in compagnia del Choir of Clare College Cambridge e di uno straordinario anthem di Henry Purcell